Gentile Presidente Pintucci,
Gentili colleghi archeologi,

a nome mio e del presidente di ANPIA Ivan Severi desidero porgervi intanto gli auguri di buon lavoro per questo Congresso a cui non potremo partecipare.

Il quadro recente del settore dei beni culturali ci ha posto questioni di grande rilevanza politica sul tema dei professionisti, della formazione e del lavoro. Il banco di prova proveniente dal bando dei 500 funzionari, e la relativa scelta dei criteri per l’assegnazione del punteggio, ha messo in evidenza inefficienze nel dialogo tra  gli enti di formazione, l’università, l’alta formazione sui beni culturali e del paesaggio e il mondo del lavoro. Pensiamo naturalmente alla scelta dell’assegnazione dei punteggi, sulle scuole di specializzazione, sui tirocini e i punteggi anno per anno dei lavoratori già funzionari.

Questi scenari confusi rischiano di fare emergere ulteriori conflitti interni tra professionisti e aspiranti tali e di tramutarli in dibattiti generazionali o sommarie proteste, dove non si tiene conto delle specifiche problematiche nel campo di conoscenza, abilità e competenza che ciascuna associazione professionale sta affrontando per rappresentare adeguatamente i propri soci e colleghi.

Il riconoscimento dei professionisti con la legge 110/2014 è un fatto, ed è una conquista rilevante la cui genesi è stata lungamente attesa e il cui iter legislativo non è stato scontato. Non è quindi sul riconoscimento che ci troviamo a lavorare e confrontarci, ma sulla definizione dei profili e sulla ricezione di questi da parte, innanzitutto, del Ministero. Ogni associazione si preoccupa di comprendere intanto una realtà lavorativa e quanto ci preoccupa è la programmazione delle politiche culturali. Si riconosce un cambio di marcia e un’uscita dall’impasse con lo stanziamento dei fondi e il concorso dei 500, rimane da chiarire quale sostenibilità abbiano le nostre politiche culturali oltre la fase di emergenza e quale idea di rispetto delle competenze a di adeguatezza a ricoprire i ruoli si stia impiegando in questa fase.

Il lavoro prodotto in questi anni da CIA  è stato un punto di riferimento importante anche per la nostra neonata associazione, in particolare per l’impegno profuso in associazioni di categoria di secondo livello come il Colap, con l’obiettivo di far convergere e rendere più incisive le richieste di tutti i professionisti dei beni culturali in un’ottica di sistema e non più strettamente settoriale.

Rinnoviamo l’augurio di buon inizio dei lavori congressuali e buon proseguimento per le vostre attività.

Valentina Rizzo

ANPIA

 

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