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È uscito il nuovo episodio di Head-Phones dedicato alla crisi ecologica.
Nadia Breda (Università di Firenze) e Paolo Missiroli (Università di Modena e Reggio Emilia) esplorano approcci, metodologie e risvolti pubblici dell’antropologia e della filosofia dialogando su antropocene, ambiente e rapporti tra umani e non umani a partire dalle loro rispettive esperienze di ricerca.
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Head-Phones è un podcast del Laboratorio di Etno-Antropologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia e diretto da Selenia Marabello che mira ad aprire uno spazio di confronto tra antropologia, scienze sociali e altri saperi disciplinari. Approfondisce questioni al centro del dibattito pubblico con uno sguardo laterale e dialogico per dare voce alla ricerca, senza scorciatoie e semplificazioni.
Per rimanere informati su tutte le attività del Laboratorio di Etno-Antropologia visita: www.labetno.unimore.it
I RELATORI DI CRISI ECOLOGICA
Nadia Breda
Nadia Breda si è laureata in Etnologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi diretta da Glauco Sanga. Ha studiato antropologia all’EHESS di Parigi e di Tolosa e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Etnoantropologiche all’Università La Sapienza di Roma nel 1999. È antropologa e docente di Antropologia Culturale all’Università di Firenze, dove ha tenuto regolarmente corsi di Etnografia, Antropologia culturale, Antropologia dell’Ambiente, ha insegnato in Master e Dottorati, ha diretto Assegni di ricerca, organizzato convegni e coordinato due Agreement di cui il più recente con l’Università MSUAC della Mongolia. Ha svolto ricerche sul campo con incarichi di ricerca presso Parchi Nazionali e Regionali ed Ecomusei, ed ha partecipato a lavori internazionali in Inghilterra, Spagna, Svizzera, Slovenia, Colombia e Francia, sui temi del Climate Change e del rapporto natura/cultura. Invitata nel 2018/19 dall’antropologo francese Philippe Descola al LAS (Laboratoire d’Anthropologie Sociale fondato da Claude Lévi-Strauss a Parigi), ha potuto lavorare come chercheur e invitée con i colleghi di questo Laboratorio, tenendo seminari alla Sorbonne, al Musée du Quai Branly, all’EHESS, all’INALCO e all’Università di Brest e collaborando con il CEMS (Centre d’Etudes Mongoles et Siberiennes). Tra i suoi oltre 70 testi pubblicati si segnalano i volumi: I respiri della palude, CISU, Roma 2000; Palù. Inquieti paesaggi tra natura e cultura, Cierre, Verona 2001; Bibo. dalla palude ai cementi, CISU, 2010. Alcuni suoi testi sui conflitti ambientali sono stati messi in scena e rappresentati da un gruppo musicale italiano nel 2018 e nel 2019. I suoi principali temi di ricerca e analisi sono dedicati all’antropologia della natura, al rapporto natura/cultura, all’etnoscienza e alle conoscenze indigene, all’impatto dei cambiamenti climatici sulle popolazioni. Le sue ricerche più recenti vertono sull’antropologia della Mongolia.
Paolo Missiroli
Paolo Missiroli è professore a contratto di filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di filosofia francese contemporanea e della questione dell’Antropocene, in particolar modo del pensiero di Maurice Merleau-Ponty e di una possibile declinazione del suo pensiero in termini ecologico-politici; del lavoro complessivo di Michel Foucault, con particolare attenzione alla sua riflessione successiva al 1978; di antropologia filosofica e di teoria critica.