Canditure aperte! Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici di Sapienza, Università di Roma
È aperta la candidatura per l’ammissione alla Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici di Sapienza, Università di Roma.
Si tratta di una importante occasione per accrescere le proprie conoscenze e competenze teorico-pratiche nel campo dei beni culturali, conseguendo un titolo di studi di terzo livello caratterizzato, rispetto al Dottorato di Ricerca, dall’attenzione alla formazione di professionisti in possesso delle competenze richieste dal mercato del lavoro nell’ambito dell’antropologia del patrimonio. Sono inoltre disponibili due borse di studio.
Diffondiamo con piacere le parole della direttrice della Scuola, professoressa Anna Iuso:
L’obiettivo formativo principale di questo percorso formativo è preparare professionisti e specialisti nell’ambito della tutela, della gestione e della valorizzazione dei beni culturali demoetnoantropologici, in grado di operare con funzioni di elevata responsabilità nei Musei e nelle Istituzioni pubbliche e private. Attraverso il conseguimento dell’adeguato numero di ore lavorative che questo percorso di formazione fornisce, è inoltre possibile per il professionista accedere all’iscrizione in prima fascia agli Elenchi Nazionali dei Professionisti dei Beni Culturali del Ministero della Cultura, per il profilo Demoetnoantropologico. Si tratta della massima certificazione professionale ad oggi esistente in questo ambito. Il corpo docente della Scuola si compone di professori universitari e funzionari pubblici con alto profilo tecnico-scientifico DEA afferenti a strutture di tutela e di valorizzazione del Ministero della Cultura e di altre Istituzioni pubbliche. Il percorso di studi si caratterizza per tirocini e stage presso Musei e istituti qualificati, pubblici e privati, che permettano agli studenti e alle studentesse di avviarsi alla pratica professionale. Aspettiamo le iscrizioni alla prova di ammissione”
La scadenza del bando è il 3/12/2024. Potete scaricarlo qui.