Dal 1° aprile 2025 è entrata ufficialmente in vigore la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, già operativa dal 1° gennaio di quest’anno.
Questa nuova versione, elaborata dall’Istat, è il risultato di un lungo processo di aggiornamento e integrazione rispetto alla classificazione precedente, e costituisce l’adattamento nazionale della classificazione europea NACE Rev. 2.1. La classificazione ATECO ha una funzione principalmente statistica: consente all’Istat di raccogliere e diffondere dati ufficiali relativi alle attività economiche presenti in Italia. Tuttavia, viene utilizzata anche per fini amministrativi e fiscali, ad esempio per l’apertura della partita IVA, l’iscrizione al Registro delle Imprese o le dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate.
All’interno di questo nuovo quadro normativo, ANPIA si è attivata per rappresentare in modo più preciso e puntuale le attività professionali svolte dai propri soci, in particolare da chi lavora come autonomə con partita IVA (circa il 50% secondo i nostri dati).
Abbiamo chiesto aə sociə di comunicarci i codici ATECO attualmente utilizzati, raccogliendo risposte che coprono oltre 40 codici diversi. Questo lavoro di mappatura è stato fondamentale per individuare le aree di maggiore concentrazione e comprendere quali siano i codici che descrivono (o che faticano a descrivere) le nostre professioni in modo adeguato.
Queste informazioni saranno utilizzate per contribuire alla revisione della classificazione, attraverso una segnalazione diretta all’Istat, in coordinamento con il CoLAP, il Coordinamento Libere Associazioni Professionali. Prima dell’invio, è previsto anche un passaggio di verifica con il nostro commercialista di riferimento, per completare il quadro con una lettura tecnica e aggiornata delle implicazioni fiscali e amministrative.
La classificazione ATECO è uno strumento che incide concretamente sulla visibilità e sul riconoscimento delle nostre professioni. Rientrare in un codice coerente con il proprio lavoro significa facilitare l’accesso a bandi, fondi, reti professionali e percorsi di aggiornamento dedicati. Significa anche essere correttamente rappresentatə nei dati ufficiali, contribuendo a una narrazione statistica più aderente alla realtà.
Il lavoro che stiamo facendo è solo un primo passo. Continueremo a coinvolgere la base sociale nei prossimi mesi, per rafforzare la voce collettiva della nostra comunità professionale nei confronti delle istituzioni.