“Antropologia:
una riflessione su comunicazione e divulgazione social”

a cura  dell’Ufficio Stampa di ANPIA (Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia).

Durante lo scorso Convegno Nazionale della SIAA (Società Italiana di Antropologia Applicata) che ha animato la città di Cremona con eventi volti a portare l’antropologia nello spazio pubblico, si è svolta la tavola rotonda “Antropologia: una riflessione su comunicazione e divulgazione social”.

 

Una serie di ospiti hanno riflettuto, nell’affascinante cornice del Palazzo Comunale della città, sui temi della comunicazione e della divulgazione del sapere antropologico. Hanno analizzato, in particolare, l’importanza della fruibilità e della sostenibilità dei contenuti prodotti dagli antropologi e dalle antropologhe nei contesti non solamente accademici

La domanda che ha guidato l’evento è stata: in che modo l’antropologia può essere comunicata e valorizzata?

Duccio Canestrini, in particolare, ha raccontato la sua esperienza pluriennale nell’ambito dell’innovazione comunicativa: le sue conferenze spettacolo, ad esempio, richiamano il grande pubblico e lo stimolano alla riflessione su temi spesso complessi e di difficile fruizione grazie ad una modalità interattiva e stimolante. 

Anche le organizzatrici del Festival di Antropologia di Bologna hanno evidenziato l’importanza della comunicazione e dell’apertura al grande pubblico: i grandi numeri fatti dal festival bolognese nel corso degli anni dimostra il grande interesse verso il sapere antropologico che – attraverso conferenze, lezioni, workshop, eventi – si apre alla città.

Lo stesso vale per l’esperienza di Marta Mosca e Marianna Zanetta del Centro Studi Argo di Torino: gli Aperitivi antropologici co-organizzati con ANPIA, in modo divertente e interessante, portano alla luce temi complessi e fanno sì che anche a Torino sia attiva una comunità di antropologi e antropologhe in grado di stimolare dibattiti e riflessioni di forte interesse sociale.

Alla tavola rotonda sono intervenuti anche Ivan Severi (presidente di ANPIA) e Mara Benadusi (presidente della SIAA) che hanno portato il loro saluto e hanno contribuito a valorizzare l’esperienza delle associazioni – e, più in generale, della comunità antropologica – nel significare, valorizzare e divulgare lo sguardo antropologico.  Mara Benadusi ha poi presentato il nuovo sito Internet della Società Italiana di Antropologia Applicata in cui è evidente l’importanza del ruolo dell’immagine nel rendere fruibili i contenuti presentati.

Ancora oggi antropologi e antropologhe s’interrogano e trovano nuove traiettorie epistemologiche, metodologiche e comunicative per la disciplina contribuendo, con esperienze piccole e grandi, a tenere vivi dibattiti, comunità, spazi.

Anche l’antropologia, oggi, può infatti dire la sua su questioni sociali e politiche e può contribuire alla costruzione di un vivere più inclusivo, plurale ed equo. Senza rinunciare alla complessità del suo sguardo e continuando a trovare sempre nuove strade: a volte tortuose, spesso in salita, ma necessarie a fare e divulgare l’antropologia nello spazio accademico, sociale e pubblico in generale.

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