Introduzione

Rinata ad Aprile del 2021, a seguito del coinvolgimento degli antropologi diplomati presso le due sedi della Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici di Perugia e Roma, questa Commissione è un gruppo di lavoratrici e lavoratori nell’ambito dei beni culturali, nonché membri di ANPIA, che si misurano con gli obiettivi di seguito illustrati.

Le odierne condizioni lavorative nell’ambito dell’antropologia patrimoniale hanno costituito la possibilità per molti antropologi di “uscire dall’accademia” e dare il proprio contributo antropologico al mondo professionale.

Tuttavia,  secondo questa Commissione, troppo poco si fa e si è fatto finora per tutelare le condizioni di chi decide di intraprendere una carriera in quest’ambito. La decisione di lavorare come antropologo del patrimonio – in qualità di consulente, schedatore, curatore di mostre, direttore scientifico di musei e altri luoghi patrimoniali – comporta spesso lo scarso riconoscimento del percorso di formazione e la conseguente mancanza di un’adeguata retribuzione, la poca chiarezza nei contratti in merito alle mansioni da svolgere nei contratti, oltre alla costante abitudine, da parte della committenza, di chiedere attività extra puntualmente non retribuite.

Ci si confronta, quindi, con uno status quo che alimenta una condizione lavorativa al limite dello sfruttamento. Questa commissione intende fare il possibile per evidenziare queste situazioni e cambiare un simile panorama di mercato. 

Obiettivi della commissione

Il profilo demoetnoantropologico dell’elenco dei professionisti dei beni culturali del MiC

Questa Commissione è (ri)nata con l’esigenza di revisionare il profilo demoetnoantropologico presente nell’elenco dei professionisti dei beni culturali del MiC. Quest’attività sarà da svolgere in maniera continuativa, dal momento che la Commissione del MiC preposta alla revisione dei profili si riunisce periodicamente, ed è quindi nostro compito monitorare costantemente il profilo demoetnoantropologico, l’andamento delle modifiche proposte e, più in generale, la sua coerenza rispetto a un mondo del lavoro in costante mutamento.

Il profilo professionale realizzato da Antonio Saponaro per le Commissioni ANPIA

Coerentemente con gli obiettivi di ANPIA, collaboriamo attivamente con Antonio Saponaro, che ha il compito, mediante confronti con i diretti interessati e la raccolta di interviste, di realizzare un profilo professionale, che è fondamentale per le lavoratrici e i lavoratori allo scopo di dialogare con più chiarezza con la committenza, evidenziando così le competenze e le attività che questo profilo lavorativo può svolgere. 

La creazione di tariffari

Avvalendoci del profilo professionale che verrà realizzato e confrontandolo con il profilo demoetnoantropologico del MiC, intendiamo realizzare dei tariffari, strumenti utili alle lavoratrici e ai lavoratori del Patrimonio Culturale per poter trattare il compenso salariale con la committenza, partendo da uno strumento che oggi non esiste e che in molti casi costringe chi lavora in questo ambito a esser preda delle richieste svilenti della committenza (talvolta anche pubblica), senza disporre di strumenti per affermare la propria dignità e i propri diritti professionali.

La comunicazione con le altre associazioni

Riteniamo fondamentale iniziare un dialogo che sia proficuo e costruttivo con le altre associazioni antropologiche, in particolare quelle che si occupano specificatamente di Patrimonio Culturale, nella profonda convinzione che la condivisione di esperienze, professionalità e obiettivi tra le associazioni possa efficacemente aumentare e sostenere il peso politico delle istanze portate.

La formazione e la comunicazione con l’esterno

Intendiamo ideare e realizzare contenuti documentali e multimediali utili a far dialogare professionalmente l’antropologo patrimonialista con altre figure che lavorano nell’ambito del patrimonio culturale, nella profonda convinzione che il confronto sia sempre utile e formativo e che i risultati di un lavoro di gruppo su queste basi possa fornire valore aggiunto ai risultati finali. Tali contenuti vanno messi a disposizione, prima di tutto attraverso i canali di comunicazione di ANPIA perché possano essere condivisibili con chiunque (altro professionista, ente pubblico o privato soggetto della committenza, MiC, ecc.) possa esserne interessato.

Attività svolte

  • Revisione e modifica del profilo demoetnoantropologico del MiC (in approvazione)
  • Realizzazione, mediante il lavoro di Antonio Saponaro, del profilo dell’antropologo patrimonialista (in continua evoluzione).
  • Verifica e accreditamento dei professionisti che intendono iscriversi agli elenchi del MiC come Demoetnoantropologi e chiedono di essere valutati da ANPIA.
  • Creazione dei contenuti multimediali (in fase di sviluppo)

Contatti
info@anpia.it (inserire nell’oggetto [Comm. BC-P])

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