Commissione Lavoro e Impresa (LeI)

L’Assemblea Ordinaria dei Soci del 12/06/2021 in accordo con il Consiglio Direttivo di ANPIA ha istituito formalmente la Commissione Lavoro e Impresa (LeI) con l’intento di promuovere la figura dell’Antropologo Professionale che si occupa di Antropologia del Business dentro e fuori l’impresa, sia esso consulente freelance, lavoratore autonomo o dipendente.

Un primo importante passo è stato fatto con la costituzione di un team di antropologi culturali professionali fortemente eterogeneo e trasversale, composto da membri ANPIA, che sta lavorando con passione agli obiettivi di seguito illustrati, tutti volti a promuovere l’importanza che l’antropologia culturale riveste nell’Impresa e nel mondo del Lavoro. 

A differenza di altre categorie professionali rappresentate e presenti nel tessuto imprenditoriale, i possibili committenti e gli stessi antropologi ancora faticano a mettere a fuoco l’importanza che essi rivestono nella gestione di attività di business a forte matrice relazionale con il cliente finale e devono appropriarsi con decisione dello spazio che compete loro, spesso lasciato oggi a figure professionali meno direttamente formate alla relazione culturale e con l’essere umano. 

In una realtà sociale come quella contemporanea, in cui ci si trova immersi in flussi e panorami globalizzati, l’antropologia risulta una disciplina chiave per la comprensione di fenomeni quotidianamente presenti negli spazi aziendali. Un esempio, tra i tanti possibili, nel campo della salvaguardia del patrimonio tradizionale dove l’antropologo può innestare nuove tradizioni da poter utilizzare in ambito turistico o enogastronomico. 

Se è vero che le condizioni lavorative odierne hanno permesso, ma in alcuni casi “costretto”, gli antropologi ad “uscire dall’accademia” e di inserirsi attivamente nel mondo del lavoro senza intermediari quali università o centri di ricerca, la commissione LeI intende rappresentare e difendere la figura degli “antropologi freelance”, a partita IVA, che ancora non hanno un proprio codice ATECO e che, pertanto, fanno riferimento ad altri campi intellettuali, quali ad esempio il giornalismo. Questi hanno la libertà, naturalmente nei limiti deontologici della professione, di agire nel contesto sociale da analizzare, potendosi muovere anche in ambiti non studiati accademicamente, quali ad esempio piccole realtà culturali, ma anche grandi realtà quali quelle della gdo o del mondo globalizzato. La potenzialità dell’antropologo freelance è proprio quella di poter spaziare negli ambiti di ricerca, interfacciandosi quotidianamente con il mondo del lavoro ed il committente della ricerca, in un reciproco interscambio di approfondimento continuo. 

La Commissione e i suoi obiettivi

La Commissione si prefigge, principalmente, le seguenti finalità

  • divulgare la notizia della nascita della Commissione e promuoverne gli scopi dentro e fuori l’associazione;
  • stilare un profilo professionale dell’antropologo che si occupa di business nell’impresa in cui mettere a fuoco conoscenze e competenze che ne rafforzino la formazione e la competitività nel mondo del lavoro;
  • introdurre e lanciare la presenza di ANPIA nel dibattito con gli enti, le istituzioni, le associazioni del mondo del lavoro, le imprese profit e no profit che si avvalgono di professionisti antropologi al fine di rafforzare la percezione di valore professionale e il ruolo che l’antropologo culturale può giocare vicino all’impresa;
  • stimolare il dibattito e il confronto delle esperienza individuali degli Antropologi Professionali in ambito lavorativo e di Impresa per rilevare necessità, focalizzare difficoltà e indirizzare possibili soluzioni;
  • favorire il confronto e il networking con altri professionisti che prestano la loro opera dentro e fuori l’azienda sia nell’ambito dell’imprenditoria sia nella ricerca applicata, che nella progettazione e/o consulenza; 
  • promuovere il raggio di azione degli antropologi professionali, con l’intento di identificare sbocchi professionali non limitati alla sola presenza nelle istituzioni universitarie, educative e/o statali; specularmente inserirsi in un processo di trasmissione di esperienze apprese “sul campo” all’interno delle stesse istituzioni in programmi formativi.

La Committenza

  • Amministrazioni pubbliche
  • Imprese del Terzo Settore
  • Associazioni di categoria 
  • Imprese private

L’ampio ventaglio di riferimenti per il/la professionista antropologo/a è dovuto alla versatilità dell’applicazione delle sue competenze, come già evidenziato dalla definizione del profilo “Lavoro e Impresa”. 

ANPIA sostiene e valorizza questo percorso professionale costruendo le condizioni di conoscenza e dialogo con gli organismi di livello nazionale dei vari settori. 

Contatti

info@anpia.it

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